Ci saranno tre mesi di tempo in più, dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025, per stipulare la polizza assicurativa contro i rischi catastrofali obbligatoria per le imprese italiane.
Lo slittamento di tre mesi, rispetto all’originario termine del 31 dicembre 2024, è previsto nel decreto-legge Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri del 9 dicembre 2024.
L’obbligo di dotarsi della polizza catastrofale è prevista per tutte le imprese con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione sul territorio nazionale, con l’eccezione delle imprese agricole.
Decreto attuativo, ci sono degli aggiornamenti?
Manca ancora il decreto attuativo: per ora si sono rincorse soltanto delle bozze e anticipazioni.
Dopo mesi di consultazioni con le assicurazioni, le banche, l’IVASS (l’istituto che vigila sulle imprese assicuratrici) e associazioni di categoria come l’ANIA, il 13 novembre, il ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha licenziato quello che dovrebbe essere il testo definitivo del decreto. Testo che non è ancora pubblico né in vigore: si attende solo il via libera della Corte dei Conti.
Secondo le anticipazioni del MIMIT, il decreto attuativo darebbe 3 mesi di tempo alle assicurazioni per adeguarsi, dotandosi cioè di prodotti assicurativi per le aziende corrispondenti ai nuovi requisiti di legge. È quindi possibile che il decreto venga ufficialmente approvato entro la fine del 2024, con l’obbligo che entrerebbe quindi in vigore 3 mesi più tardi a fine marzo.
Obbligo assicurativo per i rischi catastrofali: cosa dispone il decreto
L’obbligo assicurativo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 (art. 1, commi 101 e ss. della legge 213/2023), riguardera’ i danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali.
Lo schema di decreto definisce:
- le imprese soggette all’obbligo assicurativo;
- l’oggetto della copertura assicurativa;
- le calamità naturali e gli eventi catastrofali da assicurare (alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane).
Cosa assicura la polizza?
Secondo l’ultima bozza disponibile, le polizze catastrofali devono coprire i danni ai beni delle imprese causati da specifici eventi naturali considerati “catastrofali”.
Gli eventi che devono essere inclusi nella copertura assicurativa sono:
- sismi (terremoti)
- alluvioni, inondazioni ed esondazioni
- frane
Il premio assicurativo sarà calcolato in modo proporzionale al rischio. Il decreto attuativo nomina alcuni fattori di cui le assicurazioni dovranno tenere conto, tra cui:
- Ubicazione del rischio sul territorio.
- Vulnerabilità dei beni assicurati.
- Serie storiche disponibili.
- Mappe di pericolosità o rischiosità territoriali.
- Letteratura scientifica pertinente.
- Modelli predittivi che considerano l’evoluzione temporale delle probabilità di accadimento e della vulnerabilità.
Il decreto stabilisce regole precise per gli indennizzi alle imprese assicurate in caso di eventi catastrofali, delineando modalità, limiti e condizioni di copertura.
Nello specifico:
- per polizze fino a 1 milione di euro di somma assicurata, l’indennizzo corrisponde all’intero importo assicurato;
- per somme assicurate tra 1 e 30 milioni di euro, l’indennizzo non può essere inferiore al 70% della somma assicurata;
- per polizze superiori ai 30 milioni di euro, i massimali di indennizzo possono essere definiti liberamente tra le parti.
Gli indennizzi sono calcolati in base al valore di ricostruzione dei fabbricati danneggiati o al costo di rimpiazzo di impianti e attrezzature.
Per quel che riguarda i terreni danneggiati, l’indennizzo copre il costo di ripristino, calcolato per riportare il terreno alla sua condizione pre-catastrofica.
È previsto inoltre uno scoperto a carico dell’impresa assicurata, pari ad un massimo del 15% del danno per somme assicurate fino a 30 milioni di euro. Oltre tale importo, le condizioni sono negoziabili tra le parti.
Le polizze possono includere anche franchigie, stabilite in valore assoluto o percentuale, che riducono l’indennizzo complessivo in caso di sinistro.
La copertura si applica con modalità “a primo rischio assoluto”, per cui l’assicuratore è tenuto a indennizzare il danno fino al limite della somma assicurata, anche se inferiore al valore effettivo dei beni.
Chi non stipula la polizza va incontro a sanzioni
Il decreto stabilisce che le imprese che non rispettano l’obbligo di stipulare le polizze catastrofali entro la scadenza prevista (la nuova è quindi il 31 marzo 2025) sono soggette a sanzioni. Le violazioni comportano:
- sanzioni amministrative
- esclusione da benefici pubblici
- obbligo di regolarizzazione